“La seconda rivoluzione digitale: dall’Nft all’immagine generata dall’intelligenza artificiale: quali prospettive per le Imprese del settore?” appuntamento Confartigianato aretina Luca Pianigiani

luca pianigiani

Arezzo- “La seconda rivoluzione digitale: dall’Nft all’immagine generata dall’intelligenza artificiale: quali prospettive per le Imprese del settore?” è il titolo dell’appuntamento che la Confartigianato aretina ha organizzato per giovedì grazie alla presenza di Luca Pianigiani (docente universitario, giornalista e consulente in innovazione digitale di fama nazionale). Il workshop che si terrà nella sede aretina di Confartigianato in via Tiziano dalle 13.30 alle 17.30, ha l’ambizione di descrivere le opportunità e i pericoli connesse all’ennesima rivoluzione dell’immagine digitale tuttora in corso. Tra i temi dell’incontro: Il digitale di seconda rivoluzione, gli Nft, il copyright e i diritti d’autore, le criptovalute, il web3, il metaverso, la generazione di immagini tramite intelligenza artificiale. Tutti temi pensati per andare incontro alle esigenze del settore della fotografia e dell’immagine in genere in quanto l’incontro è stato ampliato anche a grafici e imprese del settore ICT che hanno subìto una incredibile evoluzione negli ultimi anni con conseguenti cambiamenti sul lavoro, sull’economia del settore e addirittura sull’identità dei professionisti e artigiani appartenenti a questa categoria. Ed il fine dell’incontro è proprio quello di conoscere la realtà con cui questi professionisti si trovano già oggi a doversi confrontare in modo da sfruttare le potenzialità di questi repentini cambiamenti anzichè subirli. “Oggi siamo agli albori di una nuova rivoluzione che è ancora più consistente, perché porta alla digitalizzazione non più di ingredienti singoli del flusso di lavoro, per esempio dalla pellicola ai sensori” sottolineano gli organizzatori del workshop “ma di tutto quello che, finora, abbiamo definito “realtà”: dal valore delle monete, dal concetto di proprietà, alle relazioni sociali, per finire allo spazio all’interno del quale “viviamo” e al ruolo della produzione di immagini, che già oggi portano al far realizzare da una “macchina” le immagini che semplicemente dobbiamo immaginare, e non necessariamente scattare o produrre”.