Raccolta rifiuti la tassa costa sempre più, la media dell’aumento nei comuni della provincia 5,05%, vallata spicca Sansepolcro con 5,9% Comune non ha approvato l’aumento, il Consiglio comunale non ha approvato la Tari nel Bilancio

sansepolcro alessandro rivi assessore bilancio

Sansepolcro- Raccolta dei rifiuti la tassa di raccolta e smaltimento costa sempre più, la media dell’aumento nei comuni della provincia è del 5,05%, nei comuni di vallata spicca Sansepolcro con un aumento del 5,9%, seguono Badia Tedalda e Pieve Santo Stefano con un aumento del 4,9%, Monterchi del 4,8%, Anghiari del 3%. L’aumento è stato votato all’unanimità dai sindaci dell’Ato Toscana Sud, l’assemblea è presieduta dal sindaco aretino Alessandro Ghinelli. In provincia il nostro Comune non ha approvato l’aumento, il Consiglio comunale non ha approvato la Tari nel Bilancio (nella foto l’assessore al Bilancio Alessandro rivi), anche altre Amministrazioni, Castiglion fiorentino e Capolona. Prende posizione la Lista Civica delle Frazioni – Con Arezzo coordinata da Alessandro Meucci “La lista civica delle Frazioni – Con Arezzo ritiene che la scelta dell’amministrazione Ghinelli di votare a favore dell’aumento della tariffa dei rifiuti non tenga in considerazione le esigenze di Arezzo e di molte delle sue frazioni. Aumentare la Tari del 5% sa di beffa nei confronti di tutti quei cittadini – soprattutto quelli che vivono nelle frazioni di San Zeno, Chiani, Olmo, Le Poggiola e San Giuliano – che in questi anni hanno dovuto sopportare i disagi dei cattivi odori e la presenza dell’infrastruttura. I disagi e i sacrifici subiti in questi anni dai cittadini non solo non hanno portato nessun tipo di “compensazione”, ma addirittura i cittadini hanno dovuto, per anni, pagare di più rispetto ai residenti di altre città toscane che da anni rifiutano la presenza di impianti nei loro territori! E oggi, con una mossa che sa davvero di beffa, la Tari viene ulteriormente aumentata. La lista civica delle Frazioni – Con Arezzo critica fortemente la decisione del Comune di Arezzo di approvare la delibera dell’ATO Toscana Sud che prevede l’aumento della Tari del 5%. Una scelta che non ha trovato riscontro in altri Comuni della nostra provincia, come Sansepolcro, Castiglion Fiorentino, Capolona i quali si sono opposti alla decisione Gli aretini hanno il diritto di sapere perché sono chiamati a pagare di più e perché è stata presa questa scelta che oggi appare incomprensibile, visto che, tra l’altro, non sono previsti nuovi servizi e quelli che ci sono – come i cosiddetti cassonetti intelligenti – lasciano molto a desiderare. Come lista civica Con Arezzo continueremo a chiedere ai nostri amministratori di tutelare la salute e gli interessi degli aretini con lo stesso impegno e con la stessa determinazione con la quale lavorano, ogni giorno, per le proprie carriere politiche personali.”.

Anna Maria Citernesi