Yoga come disciplina sportiva autonoma Confartigianato sollecita il Coni Le associazioni di Arezzo e Grosseto chiedono un’azione sindacale in difesa del cluster Sport

simona barbagli

Arezzo- Il 21 di giugno è la giornata internazionale dello Yoga, proprio in occasione della celebrazione arriva la voce forte e puntale di Confartigianato per sostenere i professionisti del settore. Con una lettera congiunta, Confartigianato Imprese Arezzo e Confartigianato Imprese Grosseto hanno sollecitato i vertici associativi affinché sia avviata un’azione sindacale per il riconoscimento dello Yoga come disciplina sportiva autonoma da parte del Coni. Dopo la recente costituzione di un gruppo sindacale dedicato interamente al mondo sportivo Confartigianato Imprese Arezzo ha iniziato immediatamente ad occuparsi delle esigenze delle tante imprese, associazioni sportive dilettantistiche e delle palestre del territorio. Il mancato riconoscimento dello Yoga come disciplina sportiva autonoma da parte del Coni è una questione rilevante che riguarda un numero crescente di realtà associative, professionisti e cittadini. Con la Legge di bilancio del 2016 il Coni ha ritenuto che alcune discipline, tra cui Yoga e Pilates, non rientrino tra quelle riconosciute. Negli anni successivi ci sono stati ulteriori tentativi di inserire queste discipline nell’apposito Registro, ma non c’è stato seguito a tali richieste. Ciò ha aperto gravi problemi per tutte le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), indicate come olistiche, che si occupano proprio di queste discipline. Tali associazioni dovrebbero rinunciare all’associazionismo, e trasformarsi in società con un forte aggravio economico anche per gli utenti, o cambiare le attività praticate e dire genericamente che si svolgono attività per la salute. “Lo Yoga” si legge nella lettera “è una pratica millenaria, oggi ampiamente diffusa anche in Italia, che coinvolge migliaia di persone e centinaia di associazioni e operatori qualificati. La sua capacità di promuovere il benessere psicofisico, prevenire disturbi legati alla sedentarietà e contribuire all’equilibrio mentale è ampiamente riconosciuta dalla comunità scientifica, oltre che dalla società civile. Nonostante questo, ad oggi il CONI non include lo Yoga tra le discipline sportive autonome, limitandone il riconoscimento esclusivamente come attività propedeutica ad altre discipline (come ginnastica o pesistica)”. “L’attuale situazione” spiega Simona Barbagli portavoce del Cluster Sport di Confartigianato Imprese Arezzo “sta generando rilevanti criticità per molte Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e Professionisti, che svolgono attività yoga in modo prevalente o esclusivo. Queste realtà, non potendo iscriversi al Registro CONI, sono escluse dai benefici fiscali previsti per le attività sportive riconosciute. Gli operatori, inoltre, non possono godere delle agevolazioni previste per i collaboratori sportivi, dovendo ricorrere a forme contrattuali più onerose e meno tutelanti. Questo ostacola concretamente lo sviluppo dell’attività e, soprattutto, la crescita professionale e personale di chi lavora in questo settore, in gran parte donne e giovani”. “Confartigianato mette in campo fin da subito i propri mezzi” sottolinea Alessandra Papini segretaria di Confartigianato Imprese Arezzo “per tutelare le istanze dei rappresentanti del mondo sportivo del territorio. Stiamo sollecitando i vertici nazionali ad un’azione sindacale presso il CONI perché riteniamo che questo contesto sia anacronistico rispetto al panorama sportivo, sociale e culturale attuale. Auspichiamo che si apra finalmente un confronto istituzionale volto ad ottenere il riconoscimento dello Yoga come disciplina sportiva autonoma. Confartigianato, da sempre attenta alla rappresentanza delle piccole realtà imprenditoriali e associative, intende svolgere un ruolo determinante per dare voce a una domanda concreta che proviene non solo dai nostri territori, ma certamente anche da molte altre province italiane”.