Stagione teatrale ecco gli spettacoli Dopo il viaggio musicale di Incontri latini Lunedì Pagni La notte dell’Innominato

sansepolcro teatro dante

Sansepolcro- Stagione teatrale ecco gli spettacoli. Dopo il viaggio musicale di Incontri latini, un viaggio musicale avvincente, il quartetto d’archi ORT Florentia ha guidato l’affezionato pubblico del Teatro Dante in un percorso che è iniziato nella Lucca di Luigi Boccherini, tra i maggiori rappresentanti di musica strumentale del Classicismo e che nel 1786 si trasferì a Madrid, le sue orme in Spagna, numerosi lavori alla chitarra flamenca di Joaquin Turina, esponente della nuova scuola musicale spagnola del ‘900. Dalla Spagna attraverso l’oceano, direzione Rio de Janeiro per imbattersi nel brasiliano Heitor Villa-Lobos. Dal Brasile all’Argentina, pronti a gustarsi le sonorità tanghere di Carlos Gardel e Astor Piazzolla. E proprio con Piazzolla in Italia, alle origini materne del compositore argentino, nella stessa provincia di Lucca, dove il viaggio ha avuto inizio. Per le restrizioni dovute al contrasto del diffondersi della pandemia i prossimi spettacoli possono essere seguiti solo dagli abbonati. Lunedì 10 gennaio, in una scena costruita con videoproiezioni che saranno parte integrante della drammaturgia, Eros Pagni dà corpo e voce a una delle figure più emblematiche de I Promessi Sposi, ne La notte dell’Innominato in cui Lucia, preda della disperazione, pronuncia il voto di verginità alla Madonna, mentre l’uomo vive l’angoscia e i rimorsi, assillato da scrupoli mai provati. Mercoledì 2 febbraio arriva Cosa nostra spiegata ai bambini di Stefano Massini. Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce. Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire. Mercoledì 2 marzo, In nome del padre di e con Mario Perrotta che indaga sul presente, per scoprire quanto profonda e duratura è la mutazione delle famiglie millennials e quanto di universale, eterno, resta ancora. Primo spettacolo della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli. Martedì 15 marzo con Chiara Francini e Alessandro Federico: Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia. Rappresenta uno degli spettacoli più popolari degli anni ottanta in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo da essere proposta in ben 30 teatri contemporaneamente. La Stagione teatrale chiude, mercoledì 30 marzo, all’insegna di Shakespeare, con Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio in Hamlet, per la regia di Francesco Tavassi. In tutto il panorama di personaggi Shakespeariani non esiste un eroe più moderno di Amleto: un personaggio dalla psiche profonda e complessa, diversi secoli prima della nascita della psicanalisi. La sua battaglia, prima ancora che col mondo esterno, è interiore e quindi attuale. Amleto è un personaggio dei giorni nostri. Un uomo in attesa di un evento che lo strappi alla sua condizione e lo faccia ripartire.

Anna Maria Citernesi