Sciopero degli insegnanti del Liceo Città di Piero preoccupazioni per il nuovo sistema di formazione iniziale e in servizio “Il decreto” motiva il Collegio dei Docenti del Liceo Città di Piero “interviene sulla materia del reclutamento degli insegnanti e sulla loro formazione in servizio, istituendo un nuovo ente dirigenziale di emanazione ministeriale”

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Sansepolcro- Sciopero degli insegnanti del Liceo Città di Piero per il 30 maggio che dopo un’attenta lettura del Decreto Legge, relativo all’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, esprime riflessioni e preoccupazioni soprattutto per quanto concerne il nuovo sistema di formazione iniziale e in servizio. “Il decreto” motiva il Collegio dei Docenti del Liceo Città di Piero “interviene sulla materia del reclutamento degli insegnanti e sulla loro formazione in servizio, istituendo un  nuovo ente dirigenziale di emanazione ministeriale, la “Scuola di Alta Formazione”, individuando i fondi per il finanziamento di tali “innovazioni” in tagli agli organici (presenti e futuri) e alle risorse già previste per la formazione in servizio. invece di “mettere la scuola al centro”, come risuona nella bocca dei politici durante le perenni campagne elettorali, la scuola viene impoverita, e su più fronti: si indebolisce la collegialità e l’autonomia nella scelta della programmazione delle attività di formazione per docenti e personale amministrativo; si riducono i finanziamenti che spettano ai docenti per il loro aggiornamento; si sottraggono posti agli organici, senza porre alcuna attenzione alla necessità di garantire, invece, maggiore tempo scuola e un minor numero di studenti nelle classi (niente si dice, né si è mai fatto, per eliminare le famigerate “classi pollaio”); nessuna risorsa aggiuntiva viene messa in campo per contrastare la dispersione scolastica, così drammaticamente urgente dopo due anni di didattica a distanza; sottraendo risorse si preclude a molte scuole la possibilità di ampliare i progetti di inclusione e di accoglienza. I futuri insegnanti, e quelli attualmente precari che comunque sono fondamentali per il buon funzionamento di tutti gli ordini di scuola, dovranno seguire un “percorso ad ostacoli” fatto di ulteriori esami universitari, relazioni e valutazioni annuali, per poter ottenere (dopo aver superato comunque un concorso) a un “posto fisso” remunerato con  i più bassi stipendi in Europa. Depauperare i collegi dei docenti della possibilità di scegliere in autonomia i contenuti dei percorsi di formazione, scegliendo quelli più inerenti alle peculiarità delle singole scuole, assegnando questo compito a un “ente superiore”, diretta emanazione del ministero, ci sembra che possa portare a una standardizzazione della formazione in servizio, che riteniamo sì necessaria, ma che deve essere di libera scelta e coerente con la progettazione e programmazione delle singole scuole.”. Per questi motivi tutti i sindacati della scuola hanno indetto per lunedì prossimo uno sciopero dell’intera giornata. “Chi aderisce allo sciopero” prosegue il Collegio dei docenti del Città di Piero “lo fa sapendo di essere in un momento cruciale per la fine dell’anno scolastico: si tirano le fila di un anno “quasi normale”, nel nostro liceo e all’istituto tecnico ci si prepara per l’esame di stato, si terminano i programmi, si fanno le ultime verifiche. Non vogliamo “allungare il weekend”, né prenderci un giorno di pausa, vogliamo segnalare con forza il nostro disappunto, che deve essere anche quello di studenti e genitori, la nostra delusione per come questo governo calpesti la categoria che “forma le future generazioni” (eroi solo dopo medici e infermieri durante la pandemia!), emettendo un decreto il 1 maggio, senza alcuna consultazione né contrattazione con i rappresentanti dei lavoratori. I lavoratori della scuola, insieme a i sindacati, rivendicano la richiesta di stralciare dal DL 36/2022 il capitolo “istruzione”, e chiedono ai genitori e agli studenti di sostenerli, perché la scuola è dei cittadini, non del governo.”.

Anna Maria Citernesi