“Sarebbe meglio ricordare tutti i giorni quanto sia fondamentale il ruolo delle donne e quanta strada deve essere ancora percorsa per garantire pari opportunità di genere”, Erminia Romagnoli presidente del gruppo Donne Impresa di Confartigianato Arezzo commenta la giornata internazionale della donna

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Arezzo- “Sarebbe meglio ricordare tutti i giorni quanto sia fondamentale il ruolo delle donne e quanta strada deve essere ancora percorsa per garantire pari opportunità di genere”, Erminia Romagnoli presidente del gruppo Donne Impresa di Confartigianato Arezzo commenta la giornata internazionale della donna. “Nel periodo della pandemia le imprenditrici, tra i figli a casa, la didattica a distanza, e tutte le altre restrizioni dovute all’emergenza Covid, si sono trovate a sobbarcarsi ancora più responsabilità, mettendo in difficoltà la gestione delle nostre aziende. Purtroppo, c’è ancora molto da fare soprattutto in un paese come il nostro caratterizzato da bassi livelli di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e con evidenti differenze di retribuzione a sfavore delle stesse. È ora di rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la giusta ed equa rappresentanza delle donne in alcuni settori”, sottolinea Romagnoli. Secondo l’ufficio studi di Confartigianato, alla fine del 2020 si contano in Italia 1.336.227 imprese registrate a conduzione femminile che rappresentano il 22,0% del totale delle imprese. Le imprese artigiane femminili sono 218.461 e rappresentano il 16,9% del totale delle imprese artigiane ed il 16,3% delle imprese femminili. Ad Arezzo le 9mila imprese guidate da donne rappresentano quasi il 24% del totale, posizionandosi sopra la media nazionale. Quasi 2mila sono quelle artigiane femminili, più del 20% delle imprese guidate da donne. “Oggi che la pandemia pare aver mollato la presa, ci ritroviamo catapultate in una nuova crisi dovuta alle tensioni e speculazioni internazionale, al conflitto in Ucraina. Tutta una serie complessa di fattori che ci pongono di fronte ad un inaspettato incremento di costi per materie prime ed energia. L’otto marzo e poi tutti i giorni a seguire, noi donne saremo come sempre in prima linea per superare anche questo difficilissimo momento”.