Ministero delle Infrastrutture ha autorizzato la progettazione di tutti i tratti umbri di completamento della E78 che si collegano con il percorso toscano, progetti già completati dal 2002, diventa realistico che vadano tutti in appalto per il completamento nel 2026

sansepolcro e78

Sansepolcro- Autostrada due mari dal Tirreno all’Adriatico in questi giorni il Ministero delle Infrastrutture ha autorizzato la progettazione di tutti i tratti umbri di completamento della E78 che si collegano con il percorso toscano, in particolare dell’aretino e sono progetti già completati dal 2002, diventa realistico che vadano tutti in appalto per il completamento della Grosseto-Fano nel 2026 come prevede l’inserimento tra le opere strategiche per il Paese finanziate dal Pnrr. Il commissariamento due anni fa è stato esteso anche alla E78, ci saranno appalti e tempi lavoro da rispettare nessuno per buon senso ha voglia di dibattere sui tracciati di passaggio, nemmeno nell’aretino al nodo dell’Olmo dove la Due Mari andrà ad intercettare, sormontandola, la linea ferroviaria. Il commissario è l’amministratore delegato e direttore generale di Anas Massimo Simonini, il suo compito è proprio quello di far rispettare i tempi di realizzazione stabiliti nel cronoprogramma previsto dal Pnrr. Ed eccoli allora i lotti tosco-umbri da ovest ad est, il primo a quattro corsie da Le Ville di Monterchi o più precisamente da Bagnaia di Anghiari nella valle del Sovara fino a Selci di San Giustino umbro, con una prima galleria di un chilometro e mezzo ed una seconda, già in Umbria, di due e mezzo sotto la collina di Citerna, poi un viadotto di un chilometro che porterà allo svincolo di Selci, il costo è di 522 milioni di euro. Il secondo lotto riguarda il traforo stradale della Guinza, la galleria grezza realizzata trenta anni fa di sei chilometri che verrà raddoppiata, dall’innesto della E45 fino all’inizio della Guinza il costo è di circa 122 milioni di euro, dapprima sarà utilizzata ad unica corsia. Dal Tirreno all’Adriatico 270 chilometri, il 60% in Toscana, il 35% nelle Marche ed il 5% in Umbria, percorribili tutti insieme dal 2027, fino a qualche anno fa un sogno, per trovare le risorse c’è voluta una pandemia, ora ci credono anche gli industriali con il loro esperto di punta l’ex ingegnere capo della Provincia che fu Giovanni Cardinali ed anche là, meno male, da qualche anno è tutta un’altra storia.

Anna Maria Citernesi