Lutto è deceduto Luigi Falasconi personaggio multiforme molto conosciuto in vallata e apprezzato, sportivo ed insegnante Da molti anni aveva lasciato il calcio per dedicarsi alla fotografia e alla pittura, tra gli inventori e principale animatore del Sito informatico Il Ghiozzo

sansepolcro luigi falasconi

Sansepolcro- Lutto è deceduto dopo un breve periodo di degenza nell’ospedale di Sansepolcro, a causa di un male incurabile, Luigi Falasconi. La funzione funebre stamani nella Cattedrale. Classe 1948, insegnante di educazione fisica in pensione, personaggio multiforme Falasconi molto conosciuto in vallata e apprezzato per la simpatia e la sagacia delle critiche agli apparati e la battuta pronta e la passione per i viaggi, era stato sportivo ed insegnante, campione di calcio giocando, tra l’altro, con il Gubbio e si era messo in luce come un autentico fuoriclasse anche nel 1970 nell’ultima amichevole giocata dalla Nazionale, prima dell’avventura messicana ed era stato proprio Falasconi, marcato da Rosato, a segnare il gol del momentaneo vantaggio anche se poi gli azzurri finirono per vincere 10 a 1. Era stato anche direttore sportivo sia del Sansepolcro che dell’Arezzo Calcio. Come allenatore aveva avuto anche avventure all’estero, con squadre giovanili in Uzbekistan e, nel 2011, in Thailandia. Era riuscito a convincere Francesco Graziani ad Arezzo a scommettere su Serse Cosmi. Da molti anni aveva lasciato il calcio per dedicarsi alla fotografia e alla pittura. Le ultime mostre, dopo quella dedicata all’amata moglie Maria Pia a Palazzo Pretorio poco dopo la scomparsa, con quadri ad acquarello lo scorso anno nella località umbra di Citerna Pellegrinaggio francescano da La Verna ad Assisi uno straordinario numero di acquerelli a documentare La via di Francesco l’intero cammino che da La Verna arriva fino ad Assisi e che nell’estate scorsa era già stata allestita al Santuario de La Verna nella ristrutturata straordinaria sala del Primo Fuoco che per molti anni ha ospitato il mercatino di beneficenza. Molte le opere dedicate al Santuario dove San Francesco fu stigmatizzato ma molte anche quelle nel territorio della Valtiberina toscana e di quella umbra. Documentati poi la stessa Citerna e tutti gli eremi, le chiese e le stazioni che contrassegnano il cammino fino ad Assisi, un cammino costellato anche di tappe minori che i pellegrini conoscono bene, cappelle, ostelli, accoglienze. Chi conosce il cammino riconosce tutte le immagini e chi non lo conosce scopre che tutte le tappe di questo cammino sembrano avere molto in comune nella colorazione delle pietre, nella collocazione delle strutture nella natura e in una certa luce che sembra pervadere ogni scorcio. Sarà forse perché la mano dell’artista, frutto anche della lezione acquisita dal suo maestro Mario Baragli, ha reso leggera la visione del tragitto che Francesco ha fatto, ma le opere ci restituiscono un cammino unitario, serafico e pacifico. Un itinerario per immagini, che non è escluso possa, illustrandola, accompagnare una pubblicazione con parole descrittive di un pellegrino che ha vissuto intensamente questa esperienza, che Falasconi ha avuto modo di incontrare la scorsa estate nell’accoglienza nella Ex Scuola di Gricignano. Nella mostra, promossa dall’associazione I Cammini di Francesco in Toscana con il patrocinio del Comune di Citerna e il supporto di un Istituto di credito del territorio, pittura leggera e rigorosa presentata nel migliore dei modi nell’allestimento a cura dello stesso autore, con la collaborazione di Valeria Santi e Michele Foni. La mostra e visitabile fino al 24 gennaio, dalle 10.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 18. Falasconi aveva esposto, anche in collettive, una delle quali nella Galleria dell’associazione Franco Alessandrini, con altri allievi di Mario Baragli che si riconoscevano con il nome Gli acquerellisti di Viale Michelangelo in riferimento all’indirizzo dello studio e dell’abitazione del maestro.   Nel 2018, il suo volume in edizione limitata, intitolato Compagni di Viaggio nel quale ha raccolto i ritratti che aveva realizzato ad acquerello di personaggi caratteristici di Sansepolcro, appartenenti ai vari universi che una mente aperta come la sua non poteva che non finire per attraversare trasversalmente. Fu anche tra gli inventori e principale animatore del Sito informatico Il Ghiozzo, antesignano dei tanti spazi web di oggi, che finì per animare, con pungente ironia, l’ambiente culturale e politico degli anni novanta, periodo in cui non esisteva Giunta comunale in cui non si portasse nelle cartelle dei consiglieri delegati e assessori, piuttosto che dei sindaci di turno, tanti articoli di questo suo sito, contribuì a suo modo ad aprire le menti nel torpore conformistico. Difficile dunque parlare di Falasconi in maniera univoca essendo davvero variegato, lo spettro dei suoi interessi. Mille vite e opportunità, si potrebbe dire, in una sola vita. La sua attività di fotografo lo aveva portato anche alla pubblicazione di vari volumi sia sul territorio della Valtiberina che della Valmarecchia e di altri dedicati a nazioni straniere che lui conosceva bene per via dei suoi interminabili viaggi nel corso dei quali aveva anche messo in moto una rete di aiuti umanitari, per esempio, con alcune comunità delle montagne dell’Atlante in Marocco nelle quali aveva fatto confluire i fondi da lui raccolti con mostre e iniziative di beneficenza. Tra i volumi da ricordare, sicuramente Emozioni – La Valtiberina raccontata per immagini del 2009 e La Valtiberina – itinerari insoliti tra natura, arte e testimonianze umane del 2012, dedicato ai suoi tre nipoti Marco, Francesca e Theo. Particolarmente significativa, sempre nell’ambito della fotografia, la sua  mostra Incontri, del 2011, frutto di un viaggio di tre mesi attraverso Birmania, Cambogia, Laos, Tailandia e Vietnam. Il 4 agosto del 2023 era stato il protagonista della proiezione\spettacolo intitolata Sulla Via della Seta al Poggio di Arsicci realizzata con la collaborazione dell’artista Pierluigi Ricci, che avrebbe dovuto svolgersi all’aperto ma, a causa del mal tempo, fu realizzata nel laboratorio dello stesso Ricci. La storia personale di Falasconi è stata indissolubilmente legata a Maria Pia Oelker moglie e compagna di mille avventure, scomparsa il 23 settembre del 2021. Tra i due c’era un legame forte che sconfinava in una complicità intellettuale ed in una costante collaborazione per il raggiungimento dei reciproci traguardi. Anche lei insegnante e personaggio di spicco del mondo dell’associazionismo, di quello culturale e anche di quello politico locale, ed era stata supportata amorevolmente anche quele candidata a Sindaco di Sansepolcro e straordinaria scrittrice che nel 2017 aveva festeggiati i 25 anni di pubblicazioni con la stampa di ben due romanzi, Frammenti e Il re è solo e con, all’attivo, 22 romanzi, 18 racconti brevi, 22 saggi storici, affidati a varie case editrici di caratura nazionale. Nel romanzo Le mani del giardiniere del 2006, la Oelker, aveva delineata la figura di un misterioso giardiniere che venerava la donna che aveva amata e che era scomparsa prima di lui, continuando a curare maniacalmente il giardino della villa in cui avevano abitato. In effetti Falasconi era andato incontro alla scomparsa della moglie nello stesso modo rimanendo indissolubilmente legato al ricordo di lei che ha celebrata in vari modi pubblici e privati, tra l’altro, pubblicando il libretto di una serie di poesie postume intitolato Poesie di Maria Pia Oelker, e non mancava mai di ricordare giornalmente con racconti e fotografie. La storia del romanzo si era ripetuta e la Oelker aveva dimostrata, anche in occasione della pubblicazione di quel romanzo Le mani del giardiniere, una straordinaria lungimiranza. In questi ultimi giorni c’è stato il costante interessamento e afflusso di ex allievi, di amici, colleghi, ex sportivi che volevano testimoniargli i propri sentimenti se ne è andato, ce lo immaginiamo dalla sua Maria Pia, circondato dall’affetto di tanti e, soprattutto, da quello dei figli Serena e Giorgio e dei tre nipoti.

Anna Maria Citernesi