La Chirurgia rimane unità operativa complessa all’ospedale, è arrivato il primario dottor Enrico Andolfi sindaco Fabrizio Innocenti e assessore alla Sanità Mario Menichella gli danno il benvenuto lo hanno incontrato per confrontarsi sin da subito la piena funzionalità dei reparti qualifica l’ospedale nell’ottica di ripristino dei servizi basilari negli ospedali periferici delle vallate

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Sansepolcro- La Chirurgia rimane unità operativa complessa all’ospedale, è arrivato il primario il dottor Enrico Andolfi che il sindaco Fabrizio Innocenti e l’assessore alla Sanità Mario Menichella gli danno il benvenuto e lo hanno incontrato per confrontarsi sin da subito e parlare del futuro del reparto perché è la piena funzionalità dei reparti che qualifica l’ospedale nell’ottica di ripristino dei servizi basilari negli ospedali periferici delle vallate oltre che le case e gli ospedali di comunità. Il momento è propizio c’è il Pnrr ed alle tante parole spese per le prospettive del post pandemia e sugli insegnamenti da trarre dall’emergenza sanitaria dovranno seguire i fatti. “Il dottor Andolfi si è appena insediato e si è detto soddisfatto dell’ambiente di lavoro, sia del personale che della struttura” commentano Innocenti e Menichella “E noi abbiamo avuto un’ottima impressione del professionista, anche da un punto di vista umano. Gli diamo quindi il benvenuto a nome di tutta la comunità e gli auguriamo un buon lavoro. Mentre il dottor Andolfi porterà avanti il lavoro già iniziato da Di Marzo, è necessario che l’Azienda Sanitaria provveda a pubblicare in tempi brevi il bando pubblico, che garantirà alla chirurgia del nostro ospedale una prospettiva certa e di qualità. Il direttore generale D’Urso, del resto, ha ribadito più volte la volontà di procedere speditamente”. Con l’aumento dell’organico gli interventi potranno aprirsi alla chirurgia non programmata, andando oltre la specialistica e quindi per rilanciare pienamente l’ospedale, nel contesto di rilancio della sanità nei territori. Sindaco ed Assessore auspicano infine che, con la stessa efficienza e lo stesso impegno, venga risolta al più presto la questione della Medicina Interna, che soffre anch’essa di una grave carenza di personale, dotandola di un organico adeguato alle esigenze della struttura. Occorre smuovere il livello regionale affinchè eviti l’errore di investire solo ad Arezzo e per centralizzare.

Anna Maria Citernesi