Imposta di soggiorno per turisti “L’argomento in fase di studio nell’ambito turistico nel quale il Comune appartiene” Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana assessore al Turismo Francesca Mercati “Ovviamente la tempistica non sarà celere” consigliere comunale di maggioranza Tonino Giunti “è prematuro applicare tale richiesta perché non vi è a Sansepolcro un valore di turisticità adeguato per prevederla” periodo ripresa turismo relativa in atto non andamento turistico dei migliori

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Sansepolcro- Imposta di soggiorno per i turisti “L’argomento è in fase di studio nell’ambito turistico nel quale il Comune appartiene” e cioè l’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana spiega l’assessore al Turismo Francesca Mercati in proposito all’argomento oggetto di mozione tesa all’istituzione del tributo di scopo da parte del gruppo consiliare Fratelli d’Italia-Sansepolcro Futura che si è vista bocciare la mozione nell’ultimo Consiglio comunale “quindi tutti i sette Assessori con delega al turismo ci stanno ragionando. Sulla validità di tale imposta è chiaro che vi siano aspetti negativi” spiega ancora l’assessore Mercati “ma anche positivi quindi è sicuramente un argomento da analizzare attentamente valutando tutti gli aspetti, ciò dovrà avvenire come comprensorio e con tutti gli attori protagonisti. Ovviamente la tempistica non sarà celere.”. perché la posposta sia prematura lo spiega specificamente il consigliere comunale di maggioranza Tonino Giunti, facendo un po’ di storicità sulle presenze turistiche evidenziando in particolare come il Borgo non è nell’elenco regionale dei comuni turistici “Il Comune di Sansepolcro” sottolinea “dal 2015 al 2019, ha raggiunto in media una percentuale che si attesta fra il 2,9% e il 4,43% e il valore minimo deliberato dalla Regione è del 4,9%; nemmeno la Provincia di Arezzo negli stessi anni è riuscita a raggiungere la soglia minima. Quindi è prematuro applicare tale richiesta perché non vi è a Sansepolcro un valore di turisticità adeguato per prevederla.”. In effetti anche se nel periodo di ripresa del turismo, dopo la pandemia e con la guerra russo ucraina in atto, la ripresa è relativa non è che ci sia stato un andamento turistico dei migliori. La consigliera comunale Chiara Andreini del gruppo consiliare Pd-InComune ha sottolineato la forte diminuzione dei posti letto e come è cambiato il turismo nel corso degli ultimi anni ritenendo necessario coinvolgere gli operatori in quanto non sarebbe appropriato prendere una tale decisione senza aprire un tavolo di confronto soprattutto con gli operatori i quali sarebbero i veri attori e solo loro avrebbero una reale visione delle richieste, per l’Andreini la mozione avrebbe i suoi effetti se fosse inserita in un quadro più ampio e per fare ciò serve una strategia complessiva non una mozione da approvare. La consigliera comunale Rosalba Alberti di Azione ha proposto anche in Consiglio comunale di ripresentare la mozione all’Unione Montana “Ovviamente sarebbe opportuno ragionare sulla vallata” ha ragionato ed argomentato “e non esclusivamente sul Comune di Sansepolcro, magari affidando la gestione ad un terzo organismo così da poter investire le risorse solo ed esclusivamente su promozioni turistiche” e la consigliera comunale Laura Chieli soprattutto per Fratelli d’Italia ha spiegato nella mozione che l’imposta di soggiorno rappresenta un “tributo comunale di scopo” ancorato ad un particolare tipo di consumo turistico, i pernottamenti in strutture ricettive che insistono nel territorio comunale e che il gettito è quindi da destinare obbligatoriamente al finanziamento di un’ampia serie di interventi in materia di turismo compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali e che l’imposta servirà unicamente per finanziare interventi in materia di turismo, strutture e servizi, con l’obiettivo di rendere la città più attraente e viva e accrescere, quindi, i flussi di visitatori provenienti dall’Italia e dall’estero. Spetterà al Consiglio comunale il compito di declinare alla realtà contestuale il Regolamento di attuazione, quindi approvarlo e adottarlo, attraverso un elevato grado di personalizzazione/localizzazione dei parametri più importanti dell’imposta, poiché è l’Ente comunale che decide le tariffe, le esenzioni e le varie scadenze ed è sempre il Comune che, conoscendo al meglio le particolarità e le esigenze del territorio in questione, decide quali siano i migliori parametri di imposta da applicare. Il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Pincardini sottolinea soprattutto l’aspetto economico dell’approvazione della tassa di soggiorno, il tributo di scopo potrebbe condizionare la scelta di una famiglia che pernotta o si trovasse a decidere di prenotare a Sansepolcro potrebbe indirizzarsi verso altre zone che non applicano l’imposta. Fratelli d’Italia ritiene che l’imposta di soggiorno deve essere vista come promozione turistica del territorio, certamente è un impegno e gli operatori dovranno essere coinvolti ed anche secondo il proprio gruppo in un secondo momento perché è una scelta esclusivamente politica, fondamentale proporre da parte della città l’argomento all’Unione Montana dei Comuni, il Borgo è il Comune promotore e può trascinare tutti gli altri della vallata. Per quanto riguarda l’argomento in Consiglio comunale solo le consigliere Chieli ed Alberti hanno votato a favore della mozione per tutti gli altri in sostanza era prematura e priva di strategia complessiva. La palla dunque passa all’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana.

Anna Maria Citernesi