Diga di Montedoglio risorsa dell’Italia centrale, mancano risorse per completare infrastrutture e distretti irrigui In vallata va completata distribuzione idrica nei tratti mancanti di Sansepolcro ed Anghiari

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Valtiberina ToscanaSansepolcro- Diga di Montedoglio con i suoi 140 milioni di metri cubi di acqua la risorsa dell’Italia centrale, come avere il pane senza denti per gli agricoltori aretini e senesi, della Valdichiana e Valtiberina, mancano le risorse per completare le infrastrutture e quindi i distretti irrigui. L’acqua c’è, le condotte primarie ed i laghetti di compensazione anche, indispensabili dotazioni per far fronte alla siccità, che sempre più riguarda anche il periodo invernale, resta da sfruttare al meglio per sostenere gli agricoltori con le loro produzioni agricole, che offrono prodotti nonostante le difficoltà ancora competitivi nei mercati e con aumento di richiesta nei mercati locali anche a chilometro zero. Occorrono maggiori risorse finanziare e normativa aggiornata. Per iniziare occorre ottenere dal Ministero 7 milioni e mezzo di euro da parte del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno. In vallata va completata la rete di distribuzione idrica nei tratti mancanti di Sansepolcro ed Anghiari in particolare. Gli agricoltori aretini fanno presente i numerosi benefici dell’acqua tiberina anche per l’ambiente. L’acqua di Montedoglio permette di limitare gli attingimenti, nello specifico il pompaggio di acqua dai fiumi da parte delle aziende agricole medio grandi, salvaguardando lo stesso ambiente fluviale, la fauna ittica, i terreni vengono irrigati con acqua anche più pulita. Non sono poche le problematiche cui gli agricoltori devono far fronte, ad esempio, oltre a distruggere le coltura gli ungulati danneggiano anche gli impianti idrici a goccia, gli abbattimenti dei cinghiali in particolare da aumentare in modo da riequilibrare l’eccessiva presenza e proliferazione.

Anna Maria Citernesi