Consiglio comunale aretino “Ancora una volta è venuto a mancare il numero legale durante la seduta ed è ormai una costante rispetto alle ultime sedute. La Giunta Ghinelli è costretta a rinviare numerose pratiche anche la modifica del regolamento dei nidi” commentano i civici Marco Donati e Valentina Sileno consiglieri comunali di Scelgo Arezzo forti perplessità sugli asili nido e il sistema del nonno babysitter

arezzo marco donati civici scelgo arezzo

Arezzo- Consiglio comunale aretino “Ancora una volta è venuto a mancare il numero legale durante la seduta del Consiglio Comunale di Arezzo ed è ormai una costante rispetto alle ultime sedute. La Giunta Ghinelli è costretta a rinviare numerose pratiche e, tra queste, anche la modifica del regolamento dei nidi. Questa crisi strisciante ha come effetto principale quello di rallentare l’azione amministrativa con conseguenze che sono sotto gli occhi dell’intera città”. Esprimiamo forti perplessità” commentano i civici Marco Donati (nella foto) e Valentina Sileno consiglieri comunali di Scelgo Arezzo che anche nei giorni scorsi avevano espresso forti perplessità sugli asili nido e il sistema del nonno babysitter con precedenza alle famiglie che non possono contare sull’aiuto dei nonni per accudire i bambini fortemente voluta dall’assessore e vicesindaco Lucia Tanti e che nella seduta consiliare hanno riportato tutti i loro dubbi “sulla proposta di revisione del regolamento per i servizi educativi promossa a Giunta Ghinelli. Scelgo Arezzo” spiegano proponendo un’altra soluzione puntando su più asili nido e la modernizzazione dei servizi educativi “ha presentato in più occasioni emendamenti e proposte che puntano ad incrementare le risorse per l’aumento dell’offerta pedagogica e per la conciliazione dei tempi vita-lavoro. Per le città del presente e del futuro servono più posti nei nidi e una rinnovata modularità dei servizi attraverso interventi che si muovono in relazione alle nuove esigenze delle famiglie e ai fabbisogni che emergono dalla domanda di lavoro di un territorio e in particolare per ciò che riguarda l’occupazione femminile. A nostri giudizio le modifiche ai punteggi all’interno dei criteri di ammissione sono in larga parte peggiorative, non risolvano i problemi legati all’offerta e “istituzionalizzano” per regolamento la figura del “nonno babysitter”.

Anna Maria Citernesi