Consiglio comunale approvato a maggioranza assoluta dei presenti documento, rimosso il vincolo urbanistico del giardino monumentale di Piero della Francesca, consiglieri comunali del gruppo consiliare Pd-InComune hanno scelto di non votare, altri assenti maggioranza ed opposizione

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Sansepolcro- Consiglio comunale approvato a maggioranza assoluta, ma dei presenti poiché i consiglieri comunali del gruppo consiliare Pd-InComune presenti hanno scelto di non votare, altri erano assenti e consiglieri comunali anche di altri gruppi consiliari sia di maggioranza che di opposizione, un documento con il quale è stato rimosso il vincolo urbanistico del giardino monumentale di Piero della Francesca. Questa è la realtà. E ci sarebbero problemi più seri da affrontare che una delibera approvata “mordi e fuggi” e dell’estensione dello spazio pubblico per i ristoratori, che al giardino rimarrebbe comunque di un sesto della superficie, ma che con le determinazioni su alcuni spazi comunali riguardo la loro fruizione considerando gli aspetti turistici del territorio ed in attuazione dell’articolo 23-quater del Decreto del Presidente della Repubblica 380 del 2001 ulteriore spazio verrebbe sottratto alla libera fruizione, seppure per destinarlo esclusivi usi pubblici o di interesse pubblico organizzati da associazioni culturali o ricreative senza scopo di lucro, l’articolo 23 quater si riferisce ad “aree urbane degradate, recupero e valorizzazione di immobili o spazi urbani dismessi o in via di dismissione ….” vero è che non è certo questa la situazione del giardino Piero della Francesca perché certamente siamo di fronte a un bene che è fruito giornalmente da famiglie e bambini, tuttavia,  nello specifico c’è il degrado ambientale da considerare, che riguarda anche uno dei più bei giardini della città e che è di tutti, tre piante sono da abbattere e sostituire, prima che cadano da sole, ma queste questioni rivestono evidentemente meno importanza, ma per i cittadini invece importanti lo sono, e la dicono anche lunga sull’attenzione e la cura verso la propria città. “A volte chi è chiamato a fare delle scelte,” dice la Lega Sansepolcro “deve essere coraggioso, rapido ed efficace: ecco perché ieri, il Consiglio comunale, ha approvato un documento, che in attesa di una regolamentazione definitiva, permetterà agli esercenti bar e ristoranti, di superare delle regole restrittive, che solo il COVID aveva derogato, e di poter lavorare in regolare tranquillità. Chi ci accusa di aver fatto tutto in fretta, ha preferito però uscire dall’aula nel momento della responsabilità, quello atteso da tanti nostri concittadini imprenditori, che al posto delle chiacchiere, chiedono soluzioni. La Lega Sansepolcro, unitamente al gruppo della Valtiberina, ribadisce l’assoluta vicinanza alle categorie produttive artigianali e commerciali, e in linea con l’impostazione che il sindaco Innocenti, ha conferito all’attuale amministrazione, sarà sempre pronta alla ricerca delle soluzioni più consone, affinché il lavoro possa essere agevolato e favorito e ringrazia il Segretario Generale, per il grande sforzo profuso, per lo studio e l’estensione del provvedimento che è stato condiviso anche dalla rappresentante di Fratelli d’Italia. Il Pd rimane ancora al palo, non si sa bene per difendere quali interessi, sicuramente non quelli degli esercenti, che grazie alla collaborazione con l’Istituzione, potranno lavorare con sicurezze che fino ad ora erano minate da regole assurde, e che abbiamo per il momento superato, ma verranno cancellate, prima della prossima stagione estiva. Questi sono periodi in cui, la capacità, la lungimiranza e la vicinanza alla popolazione, hanno bisogno di coraggio, non di chiacchiere inutili.”. Non si tratta di essere più o meno vicini alle categorie economiche o di non avere sensibilità per l’economia. La questione è molto più elementare non è più tempo si soluzioni di bassa lega. Il giardino vive bene anche senza tavolini, è sempre frequentato anche in autunno e in inverno ed è un giardino monumentale occorrerebbe maggior rispetto. I ristoratori apparecchiano praticamente da per tutto, la città è piena di pertinenze esterne, devono recuperare, ma non si sa quale perdita abbiano avuto per le restrizioni pandemiche visto che con il green pass hanno lavorato praticamente sempre. Molte pertinenze sono anche bruttocce, dovrà essere rivisto tutto quanto, compreso il piano del traffico, il caos è totale specialmente nel periodo primaverile ed estivo e la cittadinanza insiste anche sul fatto che il centro storico è sporco, la sensazione è che la frettolosità e l’approssimazione sia dell’amministrazione che del comune non siano il modo giusto per affrontare le problematiche del centro storico, sia per i turisti che per i cittadini. Infine arrivano spiegazioni dal gruppo consiliare Pd-inComune “condividiamo pienamente l’intento della maggioranza di mettere nero su bianco delle linee di indirizzo che possano superare le criticità esistenti e permettere di lavorare serenamente ai nostri pubblici esercizi, dopo la fine dell’emergenza pandemica. Al contempo, i temi inseriti nella proposta hanno tutti un forte rilievo sociale e hanno bisogno di un approfondimento, che non c’è stato. Inoltre, quella che è stata presentata in sede di Consiglio comunale è una delibera modificata rispetto a quella dell’11 giugno e questo è in netto contrasto con il regolamento comunale. Non accettiamo che per l’urgenza si facciano atti “raffazzonati”, senza rispetto per i regolamenti anche perché lo stato di emergenza si è concluso il 31 marzo e forse valeva la pena impegnarsi per tempo nella stesura di un documento e non arrivarci a stagione iniziata. Non è possibile ricercare la condivisione senza rendere partecipi i consiglieri, senza che ci sia un lavoro preventivo nelle commissioni che preveda discussione e approfondimento. La condivisione richiede partecipazione e non solo l’espressione del mero consenso a posteriori, a cose fatte. Come gruppo consiliare non possiamo condividere questo documento né per come ci è stato presentato, né per le criticità che riscontriamo di ordine tecnico e amministrativo. Abbiamo richiesto formalmente che il punto fosse rimandato in modo da aprire un percorso serio in commissione e veramente condiviso, anche prevedendo tempi ristretti, e che prendesse in esame tutte le problematiche emerse, nel rispetto delle norme, delle aspettative dei cittadini e degli esercenti. La nostra richiesta non è stata accolta e abbiamo comunicato la nostra decisione di non partecipare al voto per non avvallare comportamenti incoerenti, per denunciare la mancanza di condivisione e perché la proposta di delibera mostra evidenti problematiche sia in ordine all’iter amministrativo seguito sia in merito alle motivazioni addotte”.

Anna Maria Citernesi