Anche il Pd ufficializza la candidatura del governatore uscente Eugenio Giani a presidente della Regione, il voto online degli scritti al Movimento 5 Stelle ha stabilito il sostegno alla candidatura, ma previo accordo programmatico

FirenzeValtiberinaToscana- Anche il Pd, ormai il dado era tratto, l’autocandidatura via Pec è stata un colpo da maestri, ufficializza la candidatura del governatore uscente Eugenio Giani a presidente della Regione, è l’esito della direzione regionale, ed il voto online degli scritti al Movimento 5 Stelle ha indicato grosso modo il sostegno alla candidatura, ma previo accordo programmatico. E sono dolori per centrare l’obiettivo, non piace ad esempio, la gestione della sanità, le tre grandi asl regionali. Il Movimento 5 Stelle al di là dello scarso seguito elettorale, che potrebbe ancora diminuire nella prospettiva di dover governare con un programma che nei fatti sarà riformista più che progressista e dopo 5 anni di opposizione proprio a Giani, che incarna proprio l’odiato riformismo di centrosinistra, e di vecchia data visto che attraverso varie mutazioni genetiche sono al governo ininterrottamente da oltre mezzo secolo, investito da subito dal suo listone civico con dentro Italia viva, Azione, +Europa, Socialisti, Repubblicani e chi più ne ha più ne metta, il rinnovamento, come lo definiscono, invece che il cambiamento, diventa una bandiera importante da esibire all’elettorato di centrosinistra su scala nazionale in prospettiva della campagna elettorale, nell’era moderna ormai quasi perenne, per tentare l’alternativa al Governo di centrodestra. Il sacrificio dei 5Stelle toscani duri e puri, difficile che si possano rafforzare con un assessore e qualche consigliere regionale a rosolare sulla graticola del riformismo, sull’altare del campo largo per tentare di vincere, intanto si vince poi governare si sa è un altro paio di maniche!.
Anna Maria Citernesi