Ad andare in archivio altra edizione del periodo rinascimentale, bilancio delle feste e degli eventi Quest’anno meno partecipazione cittadini bene Giochi di Bandiera, Palio Balestra e mercatino di Sant’Egidio

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Sansepolcro- Ad andare in archivio un’altra edizione del periodo rinascimentale e del Palio della Balestra, è il momento di stilare il bilancio più veritiero delle feste e degli eventi. Quest’anno c’è stata meno partecipazione non tanto della associazioni e di turisti quanto dei cittadini, anche il giorno stesso del Palio e del corteo successivo (nella foto il saldamente presidente della Società Balestrieri Sansepolcro Stefano Tarducci, soddisfatto per balestrieri e sbandieratori), non c’è stata più la folla festosa dello scorso anno e non solo perché il Palio ha preso la via di Gubbio, meno interesse e forse oltre una decina di giorni sono troppi, meglio una settimana dal 1° settembre dove concentrare tutti gli eventi e le feste del Palio della Balestra, molto partecipati tra tutti è stata la serata dei Giochi di Bandiera grazie al coinvolgimento dei bambini della scuole che hanno portato nelle tribune intere famiglie per il 70° anniversario della nascita del Gruppo Sbandieratori Sansepolcro. Di eventi e feste ce ne sono stati davvero tanti, basti accennare lo spettacolo di teatro popolare ed il ballo del Palio della Balestra, ed anche, come dire collaterali, inframezzati nei buchi, evitando però il guazzabuglio di iniziative, riportare i Giochi di Bandiera al sabato sera che precede la gara più attesa di sempre, sicuramente ed, inoltre, siccome una volta qualche interesse maggiore lo destava anche il rito dell’Offerta della Cera quando era più ravvicinato e nel pomeriggio all’evento principale, riproporlo in questo modo eviterebbe il tradursi in stanca ripetizione di Santa Messa serale e poco più, già molto meno fedeli si recano a Messa figurarsi per andare a vedere i riti delle corporazioni e l’Offerta della Cena. Il mercatino di Sant’Egidio può rimanere anche così com’è allestito da qualche anno, sotto le Logge di Palazzo delle Laudi e nel chiostro della Cattedrale, magari rinforzato estendendolo a piazza Garibaldi e solo in occasioni speciali riproponendolo per tutte le strade principali del centro storico facendone il vero e proprio Mercato di sant’Egidio.

Anna Maria Citernesi