Una vera e propria riscoperta per cittadini e turisti a Porta Fiorentina il tradizionale albero di Natale ed il presepe, la riproduzione tridimensionale della Natività di Piero della Francesca Porta Romana Grande Presepe di Santa Marta

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Sansepolcro- Una vera e propria riscoperta per i cittadini e turisti che nel fine settimana hanno apprezzato a Porta Fiorentina il tradizionale albero di Natale ed il presepe al suo fianco, la riproduzione tridimensionale della Natività di Piero della Francesca conservata alla National Gallery di Londra, il tutto realizzato dall’Associazione culturale ed enogastronomica Le Centopelli, una realizzazione semplice e raffinata riscoperta ed apprezzata ancor più rispetto agli anni scorsi in mancanza del tradizionale albero di Natale in piazza Torre di Berta. Ed anche a Porta Romana allestito in questi giorni l’albero di Natale. Apprezzato nel fine settimana anche e soprattutto quando ci si riferisce al rione della Lupa il Grande Presepe di Santa Marta della Società Rionale Porta Romana. Tra servi e signori nasce Gesù è il titolo di quest’anno e con esso l’argomento. Il presepio è ambientato nel Medioevo, l’epoca in cui la società è divisa tra servi della gleba e i signori feudali. Quest’ultimi, tra i secoli XI e XII costruirono torri che, arricchendosi di strutture per la difesa divennero castelli. Anche nella nostra vallata furono edificati numerosi castelli, costruzioni arrivate ai nostri giorni quasi tutte rimaneggiate o ridotte a ruderi. Nel presepio sono ricostruiti i castelli di Galbino, Montauto, Montedoglio, Mignano, Brancialino e Castelnuovo, dai volontari della rionale che da 30 anni si occupa di organizzare il presepio e dagli alunni delle classi 1°la, 2°la e 1°lb e 2°lb e dalla loro insegnante la professoressa Patrizia Giovagnini del Liceo artistico Giovagnoli per la realizzazione dei costumi di alcuni personaggi e che da alcuni anni collabora per la realizzazione del presepio. In questi nostri territori, dominati dai feudatari, viveva una moltitudine di servi della gleba, poveri e legati alla terra, venduti con essa e che dovevano inoltre fornire ai signori giornate lavorative e tributi in denaro e in natura. E’ proprio tra questa umile gente rappresentata nel presepio, in un rudere di torre nasce Gesù, che ha scelto di vivere come il più povero dei poveri.

Anna Maria Citernesi