Sanità in vallata il punto della situazione Medicina Interna Pronto Soccorso programmare nuove assunzioni Cardiologia con un nuovo medico, è in corso da parte dell’azienda sanitaria una ricerca di mercato spazi adeguati dove ubicare la riabilitazione trasferendo Fisioterapia

sansepolcro ospedale valtiberina

Sansepolcro- Sanità in vallata questa settimana è il momento giusto per fare il punto della situazione. Zona di confine e disagiata va rilanciata nel proprio ambito regionale senza dover pensare di ricorrere agli ospedali limitrofi dell’Umbria e della Romagna per le emergenze, se i piccoli ospedali sono poco scelti dai medici si dovrà fare in modo che diventino più appetibili ed i servizi più diffusi nel proprio territorio. Nella Asl Toscana Sud Est ne mancano circa 180, è emerso nella recente audizione del direttore generale Antonio D’Urso in Commissione regionale Sanità. Sono in corso le prove di selezione il prossimo anno verranno assunti come minimo 3 medici e la graduatoria regionale verrà potrà scorrere con altre assunzioni di medici. All’ospedale di vallata sono rimasti 2 medici di Medicina Interna in un reparto di 16 posti letto, al Pronto Soccorso il prossimo mese ne rimarranno solo 4 gli altri 3 medici hanno già formulato le proprie dimissioni. Indispensabile programmare nuove assunzioni a livello regionale, per sopperire alla carenza basti pensare che si ricorre al lavoro straordinario che costa alla Regione circa 12 milioni di euro all’anno, un costo piuttosto consistente. La Chirurgia con l’arrivo del dottor Adnolfi è sottocontrollo, bene anche l’Ortopedia senza l’alta chirurgia al ginocchio, superflua in confronto alle reali carenze per garantire e tutelare la salute ed il benessere dei cittadini. Piuttosto va garantita la continuità della Cardiologia con un nuovo medico essendo prossimo al pensionamento l’attuale professionista e visto che l’azienda sanitaria voglia ricorrere alla rete medica provinciale o aziendale. Per quanto riguarda i servizi territoriali riacquisita l’autonomia del Distretto socio-sanitario il direttore Luatti è al lavoro già da diverso tempo per ricostruire direzione ed organico con le nomine dei responsabili entro la fine dell’anno. Intanto al Distretto è arrivato una nuova pediatra provvisorio poi ne arriveranno 2 con incarico definitivo, è stato assunto una assistente sociale e sono stati assegnati 2 terapisti della riabilitazione. Inoltre, è in corso da parte dell’azienda sanitaria una ricerca di mercato per trovare spazi adeguati dove ubicare la riabilitazione funzionale che attualmente si svolge ancora all’ospedale come servizio che garantisce continuità terapeutica nel nosocomio e nelle abitazioni dei pazienti una volta dimessi dal ricovero ospedaliero. Nell’ottica dell’integrazione socio-sanitaria si tratta ora di verificare se non sia il caso di collaborare con il privato spostando i pazienti in un luogo privato e quindi trasferendo la Fisioterapia in una sede esterna al nosocomio dove affrontare la riabilitazione. Problematica l’organizzazione della Casa di Comunità all’ospedale entro giugno quando scadrà il Pnrr, comprendendo anche i medici di base, di questi professionisti peraltro ce ne uno nuovo tra cui scegliere, la nuova struttura, che ha funzioni di hub di prossimità per le cure primarie ed i supporti sociali ed assistenziali, tuttavia, dovrebbe trovare spazio all’ospedale di vallata.

Anna Maria Citernesi