La commemorazione dell’abbattimento della Torre di Berta cerimonia sempre più partecipata da parte dei cittadini il simbolo della piazza centrale

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Sansepolcro- La commemorazione dell’abbattimento della Torre di Berta bombardata il 31 luglio del 1944 dall’esercito nazista con la complicità dei fascisti, diventa una cerimonia sempre più partecipata da parte dei cittadini, negli anni cresce la consapevolezza dei borghesi di aver perso il simbolo, che era, è e rimarrà per sempre, soprattutto della piazza centrale, la commemorazione è dunque proprio un atto simbolico, un impegno dei cittadini per non dimenticare la distruzione seminata dai nazifascisti in ritirata, che fecero saltare insieme ad essa anche la fabbrica Buitoni a Porta del Castello. Puntuali dalle 5 dal campanile della Cattedrale sono risuonati 81 rintocchi, tanti quanti sono gli anni trascorsi dall’abbattimento. Le campane fatte suonare come sempre dai volontari del Gruppo Campanari Borgo Sansepolcro, all’alba alla presenza di rappresentanti della locale Anpi la lettura di testi da parte di attori della Compagnia Teatro Popolare di Sansepolcro accompagnati dalla note di violino della maestro Laureta Cuku Hodaj. La torre fu eretta appunto nel primo Medioevo per difesa, anche dagli insulti popolari, dalle famiglie più potenti del Borgo scese e fatte scendere dai loro castelli al Borgo e del Borgo rappresenta l’orgoglio, anche se solo nella memoria.

Anna Maria Citernesi