Fiere di Mezzaquaresima ripartenza anche se decisamente sciupata dal maltempo “La gratitudine degli ambulanti,” dicono da Palazzo delle Laudi “che sono tornati finalmente a lavorare, dà il senso all’edizione appena terminata”

fiere mezzaquaresima

Sansepolcro- Fiere di Mezzaquaresima è stata un’edizione della ripartenza anche se decisamente sciupata dal maltempo “La gratitudine degli ambulanti,” dicono da Palazzo delle Laudi “che sono tornati finalmente a lavorare, dà il senso all’edizione appena terminata delle Fiere di Mezzaquaresima. Al netto del maltempo e delle regole anti Covid, i quattro giorni di fiera hanno rappresentato una ripartenza importante per chi vive di questi eventi, una ripartenza per la vita sociale ed aggregativa del territorio, un ritorno alle amate tradizioni.” anche la domenica non è stata risparmiata dalle avverse condizioni meteo anche se in giro c’era un po’ più di gente che negli altri giorni “Sapevamo che non sarebbe stata una edizione semplice, soprattutto il clima non ci ha aiutato affatto” commenta l’assessore al Commercio Francesca Mercati “ma siamo soddisfatti di aver rimesso in moto la macchina delle Fiere. Gli ambulanti in particolare ci hanno ringraziato perché da due anni per loro è un calvario lavorare. Ripartiamo da qui, adesso, con la speranza che il prossimo anno si possa organizzare un’edizione completa, con la Fiera del Bestiame e tutto quello che da sempre caratterizza la manifestazione. Quindi ci confronteremo con i vari soggetti che collaborano con l’amministrazione comunale per valutare migliorie e pensare da subito al prossimo anno. La sistemazione della piazza e di Porta Fiorentina sono piaciuti molto, per esempio. Tutto è perfettibile e ci lavoreremo, abbiamo tempo a disposizione. Grazie a tutti”. Le fiere forse sarebbero maggiormente attrattive se tornassero, se non proprio uguali che ovviamente non è possibile sono altri tempi, simili a quelle di una volta, quando i commercianti locali erano meno, avendo le loro attività a poca distanza e non c’è bisogno di riproporre le stesse merci o mettersi sempre in vetrina per mostrare niente di nuovo che non possa essere visto nelle esposizioni locali fisse, e gli ambulanti primeggiavano con le loro merci e particolarità in grado di attirare tutto il circondario e stimolare la curiosità e la voglia di tornare anche negli altri giorni di fiera ed anche la tradizionale Fiera del bestiame e dell’agricoltura. Oggi non si capisce più cosa siano diventate, quest’anno c’è stato anche un “tocco di cultura” con l’allestimento della piazza Torre di Berta con un enorme dodecaedro messo a disposizione dalla famiglia Mercati. In molti avrebbero preferito che la raffinata ferraglia, che di ritorno da Firenze forse anche la nota famiglia non sa dove mettere, fosse sistemata da subito da qualche altra parte, magari in una rotonda rimasta sprovvista di orpelli simbolici, tipo quelle a nord o a sud della città lungo via Tiberina.

Anna Maria Citernesi