Sicurezza Arezzo precipita di 24 posizioni in un anno movimento ORA! Il Coraggio dell’ovvio “Servono più agenti sul territorio e meno carico amministrativo”

Arezzo- I dati del Sole 24 Ore certificano il calo nella classifica Giustizia e Sicurezza: 93° posto per furti in abitazione e 86° per rapine. La proposta del movimento ORA! Il Coraggio dell’ovvio in sintesi è “Rafforzare la presenza della Polizia Municipale territorio e introdurre le body cam”. La narrazione della “isola felice”, ragionano e riportano dal movimento “si scontra con la realtà dei numeri. L’ultima classifica sulla Qualità della Vita del Sole 24 Ore segnala una criticità evidente nella macroarea “Giustizia e Sicurezza”: Arezzo scende al 58° posto, perdendo ben 24 posizioni rispetto all’anno precedente. Per comprendere la situazione è necessario analizzare gli indicatori che compongono questa graduatoria. Il posizionamento finale è la media di parametri molto diversi. Alcuni, come la “Durata dei procedimenti civili” o l’ “Indice di rotazione delle cause”, riflettono l’efficienza del Tribunale (dove risultiamo tra i primi 20 in Italia). A incidere negativamente, invece, sono gli indicatori relativi alla sicurezza fisica dei cittadini. Se da un lato la macchina della giustizia civile funziona (18° posto per smaltimento cause), dall’altro i dati sui reati predatori sono preoccupanti. Arezzo si colloca nella parte bassa della classifica nazionale: 93° posto per furti in abitazione e 86° per rapine in pubblica via. È importante ricordare che in questa graduatoria le posizioni più vicine alla 107ª (posizione più bassa possibile) indicano un aumento delle denunce e quindi una performance peggiore. “Non possiamo ignorare che Arezzo risulti tra le province più colpite d’Italia dai reati predatori mentre la politica locale discute senza affrontare a fondo il problema” afferma Jacopo Acquarelli, coordinatore provinciale di ORA! Il Coraggio dell’ovvio. Aggiunge Marco Teci delegato regionale per la provincia di Arezzo “Il calo in classifica riflette ciò che molti cittadini percepiscono: maggiore insicurezza. Non è un tema di risorse insufficienti, ma di come le risorse vengono organizzate”. ORA! Il Coraggio dell’ovvio propone una riforma della sicurezza urbana basata su dati e su un utilizzo più razionale delle competenze della Polizia Municipale, valorizzando il ruolo operativo senza imputare responsabilità agli agenti, che già operano in condizioni di forte carico. Rivedere il carico amministrativo della Polizia Municipale: l’obiettivo è alleggerire gli agenti dalle attività puramente burocratiche, oggi spesso dovute a normative e procedure, per permettere una presenza più costante sul territorio. Propongono di ridurre il carico amministrativo e le attività ripetitive che distolgono gli agenti dal presidio del territorio, valorizzando il loro ruolo centrale nelle attività di prevenzione. Vigile di Quartiere: Istituire figure stabili di riferimento nei quartieri: non passaggi sporadici, ma agenti che conoscano commercianti e residenti, ricostruendo una rete di fiducia utile alla prevenzione e alle segnalazioni tempestive. Tecnologia e Trasparenza: Bodycam e videosorveglianza efficiente. Dotare gli agenti di Bodycam a tutela sia del cittadino sia dell’operatore, prevenendo contestazioni e aumentando la trasparenza, con un protocollo che definisca conservazione, accessi e garanzie per la privacy, in raccordo col Garante. A queste si affianca una videosorveglianza moderna che rispetti la privacy ma supporti l’analisi delle aree a rischio. Preoccupano i dati sui reati minori e il fenomeno delle “baby gang”, emerso anche a livello locale (ad esempio il caso “Famiglia Montana”). “La sola repressione non basta” aggiunge la nota di ORA! Il Coraggio dell’ovvio “Proponiamo il modello ‘Scuole Sentinella’: un patto educativo tra istituti scolastici, servizi sociali e rappresentanti delle forze dell’ordine locali per intercettare precocemente il disagio giovanile”. Arezzo, anche a parere del movimento, merita di risalire quella classifica, attraverso proposte realizzabili e basate su evidenze.