Aboca spionaggio industriale a danno dell’azienda Tre dirigenti infedeli ed insospettabili sospesi L’inchiesta sta partendo, indagini condotte dai carabinieri

Sansepolcro- L’inchiesta sta partendo e soltanto le indagini condotte dai carabinieri potranno chiarire nel dettaglio i particolari del caso, ed il caso è di quelli che fanno molto rumore, spionaggio industriale a danno dell’azienda Aboca, un danno difficile da quantificare e che il patron Valentino Mercati stima in circa ottocento mila euro. L’azienda vuole intentare una causa sia in sede penale che in sede civile per ottenere il risarcimento delle perdite subite. Tre dirigenti infedeli ed insospettabili, sono stati sospesi, due di Sansepolcro ed uno di Città di Castello, vendevano preziose formule officinali ad aziende concorrenti avrebbero fatto anche la cresta sull’acquisto di macchinari, a maggio viene pizzicato il primo dei tre, ad ottobre il secondo, una settimana fa anche il terzo dirigente è stato individuato. In sostanza rubavano all’Azienda per fare soldi in proprio. Il terzetto, stando alle ricostruzioni del patron, operava con modalità diverse ma in comunione di intenti: c’era chi si occupava dei segreti industriali, passando le formule ai concorrenti, e c’era chi lucrava attraverso l’acquisto dei macchinari, necessari alle varie sedi del gruppo, un gioco che probabilmente andava avanti da anni. Aboca è leader nel settore delle piante officinali, il brand è in espansione con stabilimenti oltre che in Toscana in Umbria, in Europa ed America Latina e si è resa protagonista anche di una scalata alle farmacie comunali di Firenze con l’obiettivo di controllare la distribuzione, diventando un polo di assistenza sanitaria. Nota anche dalle aziende sanitarie del Sud del Paese, con le 21 fiorentine comunque sono settecento le farmacie possedute in Europa. Un gruppo quello della famiglia Mercati, che ora avrebbe scoperto anche queste “serpi in seno” anche per la signora Rosetta Del Bene, e che soddisfazione nel vendicarsi dalle ingiustizie subite! ne parlano tutti, ramificato che sulla qualità e l’originalità del prodotto ha costruito il proprio successo, ottenendo anche risorse comunitarie, le voci più cattivelle dicono anche grazie anche alle vicinanze politiche alla sinistra, fino a qualche tempo fa avrebbe innescato anche una violenta polemica sull’uso dei pesticidi in agricoltura in terreni prossimi a quelli dove vengono coltivate la piante officinali. E’ stato un anno difficile per tutti gli imprenditore biturgensi, in particolare le vicende Inghirami, Conti, Luzzi, ed ora la coda di fine anno, si chiude tra luci ed ombre anche per questo!
Anna Maria Citernesi La Nazione